Lettori fissi

lunedì 25 luglio 2016

Il mio CUORE... tra le sue mani

Il mio CUORE è tra le sue mani ... quelle mani d'oro che mi hanno insegnato tanto ... un cuore che le ho fatto per la sua festa ... la festa della mamma  ... 


per Angela
la mia mamma
ed ora non c'è più ...
Nessuno si preoccupa per te piu' di una madre.
E quando non c'e' piu' il mondo appare insicuro, non puoi piu' confidarti con lei e la tua vita cambia. Per sempre.Quando una persona che amiamo se ne va via per sempre, è difficile imparare a vivere con quel vuoto profondo che si spalanca all'improvviso.
E non basta semplicemente voltare pagina.
Non basta ripetersi che la vita continua e che non serve a nulla piangere, non basta imporsi di non pensarci…
Quel vuoto è lì. Come una ferita profonda.
Ci sono dolori che non si possono né evitare né cancellare.
Esistono.
Possiamo solo affrontarli, e cercare di fare di tutto affinché non ci devastino.
Ma talvolta ci vuole tanto tempo.
La morte della madre è la morte della creatura che ti ha concepito, portato dentro il ventre, regalato la vita.
E la tua carne è la sua carne, il tuo sangue è il suo sangue, il tuo corpo è un’estensione del suo corpo: nell’attimo in cui muore, muore fisicamente una parte di te o il principio di te, né serve che il cordone ombelicale sia stato tagliato per separarvi.
....non passa giorno che non la penso ..mi manca...ormai non c'è rimedio..lei non c'è piu'.. ho momenti di profonda tristezza e nostalgia..
Ricordarla e parlarne è come farla vivere ancor..

Il dolore è ancor più dolore se tace.  (Giovanni Pascoli)

Quando muore una persona cara, il legame che ci ha unito resta.
E diventa più grande e più forte.
Per poterlo riconoscere, però, occorre imparare a vedere, toccare e sentire, con il cuore.
Il cuore riconosce la presenza anche di chi non ha più un corpo.
La presenza fa parte del legame.
Il legame non ha nessun corpo.
Il cuore è abituato a vedere, sentire e toccare, tutto ciò che non ha corporeità.
“Si vede bene solo con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.”
Quando muore qualcuno che amiamo ci ricordiamo di avere un cuore.
Il dolore che si prova non riguarda i sensi, è un dolore interno che attanaglia l’anima.
Non è concreto, non è quantificabile, non è scientifico.
Ma è reale.
In quei momenti ci accorgiamo, improvvisamente, della percezione del cuore.

(Antoine de Saint-Exupéry)




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